Il Capricorno delle case è un tarlo strepitante. La larva vive nel legno per anni, poi, un giorno capita di vedere fiotti di rosume.
E’ un modo diverso di presentare un insetto protagonista di forti infestazioni, e che ritrovo spesso nelle travi di legno di castagno. Sono fotografie che ho scattato durante i miei sopralluoghi.
Capricorno delle case
Nome scientifico: Trichoferus holosericeus
Conoscere il capricorno delle case
- Come riconoscerlo
- Dove vive
- Quali sono i sintomi dell’infestazione
- I danni che provoca nelle travi
Le larve di questo capricorno delle case (altri insetti della famiglia dei Cerambicidi sono chiamati con questo nome che è generico) dimorano nel legno, impiegando un periodo variabile che va dai due ai quattro anni per completare il loro sviluppo. Intendo dire per passare dallo stadio di larva neonata, fino alla definitiva metamorfosi a insetto adulto.
Durante la loro vita le larve si nutrono dell’alburno del legno, dal quale traggono i principi nutritivi necessari per la loro crescita. Gli amidi e gli zuccheri, però, a distanza di tempo si degradano, per questo le larve possono vivere nei manufatti in opera con meno di cent’anni dal taglio del tronco.
Le migliori condizioni ambientali per lo sviluppo dell’infestazione, sono un’umidità relativa elevata (90-95%), e una temperatura di circa venti gradi. Ecco perché il capricorno delle case si trova bene dentro casa.
Larva di Trichoferus holosericeus nel suo ultimo stadio di sviluppo. La larva scava il legno formando gallerie che hanno una larghezza pressapoco corrispondente al diametro del suo corpo. E’ evidente come negli ultimi stadi dello sviluppo della larva, la galleria raggiunga una dimensione rilevante, quasi come un dito mignolo. Se visto dal suo principio il tunnel ha l’aspetto di un lungo imbuto che, in ogni suo punto, rappresenta la dimensione che aveva la larva in un determinato momento della sua crescita. La confluenza di molte gallerie può formare delle cavità e, se le larve sono numerose e l’infestazione dura da molti anni, la trave ne potrebbe risentire.
In primo piano il capo e il torace di una larva, sono evidenti le robuste mandibole a forma di scalpello. Le mandibole del capricorno delle case sono organi evoluti, efficaci nell’incidere le fibre del legno, che strappano e lacerano prima di mangiarle. I rumori che si odono nelle stanze infestate da questi tarli del legno, scandiscono il ritmo della loro penetrazione nelle travi.
Un insetto adulto viene alla luce attraverso il foro di sfarfallamento che sta perfezionando. Il tarlo esce dalla camera pupale fratturando l’ultimo diaframma di legno che lo separa dall’ambiente esterno. Sulla superficie della trave rimarrà un foro di forma ovale, dal diametro di circa 4 mm. La fotografia è stata scattata a Castelnuovo Berardenga in provincia di Siena, durante un’analisi del legno, un servizio che è precedente alla disinfestazione capricorno delle travi.
Togliendo lo strato di legno più superficiale della trave, ho scoperto la camera pupale. Un adulto di Trichoferus holosericeus ha completato la sua metamorfosi, e da pupa si è trasformato in insetto perfetto: il suo ultimo stadio di vita. Il tegumento esterno che ricopriva la pupa (l’esuvia) è visibile in in alto a destra dell’immagine. La camera pupale è uno slargo dell’ultimo tratto di galleria, scavato dalla larva prima di trasformarsi in pupa. L’insetto raffigurato è ancora immerso nel rosume, una parte di questo rosume verrà trascinata fuori dal foro, al momento dello sfarfallamento.
Questo tarlo del legno attacca i manufatti di latifoglia, frequentemente infesta le travi e i travicelli di castagno. Nella fotografia è evidente il rosume trascinato fuori dalla trave dagli insetti adulti al momento dell’emersione dal legno. Questi dossi di polvere di legno che sbavano verso il basso, unitamente ai fori di forma ovale, sono indizi inequivocabili dell’infestazione di insetti che appartengono alla famiglia dei Cerambicidi.
Fiotto di rosume caduto dalla trave su un mobile. L’evento è avvenuto in un casale dove è stata eseguita una disinfestazione tarli con microonde (Firenze). Durante l’estate negli appartamenti infestati dai capricorni, capita di trovare in qualche punto un mucchietto di rosume polveroso e compatto, dalla consistenza di polvere impalpabile. Seguendo la perpendicolare immaginaria fino al soffitto, si vedrà un foro di sfarfallamento: è il segno lasciato dall’insetto adulto che è uscito da un legno dell’ordito.
Capita! Anche gli insetti hanno degli infortuni. Le larve del capricorno delle case che scavano il legno più esterno di un manufatto, possono incidentalmente cadere a terra. Nel caso che ho fotografato, le gallerie delle tre larve erano per combinazione sboccate in un’area di legno deteriorato. Lo spazio inconsistente e vuoto che hanno incontrato, ha provocato la conseguente caduta sul pavimento. Non capita spesso, ma a volte succede; soprattutto nei casi di forti infestazioni.
Un insetto adulto di Trichoferus holosericeus giace a terra dopo la riproduzione. L’insetto dopo lo sfarfallamento trascorre in vita circa due settimane, avendo il solo scopo di accoppiarsi con il consimile di sesso opposto. Poi, muore. L’accoppiamento avviene sui prospetti delle travi o in una fenditura del legno.
Ogni femmina dopo l’accoppiamento depone fino a duecento uova, che introduce nelle screpolature o nelle fessure del legno con un organo chiamato ovopositore. Ti ricordo che le larve dei tarli sono stadi immaturi dell’insetto, e per questo motivo non sono in grado di riprodursi.
Una trave di legno di castagno attaccata da molte larve. La fotografia è stata scattata durante un intervento di disinfestazione tarli (Siena). Il casale oggetto del trattamento antitarlo è situato su un poggio delle Crete Senesi. E’ evidente che la consumazione del legno riguarda solo lo strato più esterno del manufatto: la crosta di alburno. Il duramen (la parte più robusta e consistente del legno) è stato solo parzialmente intaccato.
Il Trichoferus holosericeus deteriora il legno massiccio delle travi, ma può infestare anche i pavimenti. L’immagine riprende una larva che si è sviluppata nonostante il ridotto spessore della tavola, che è stata tolta dal pavimento. Si è adattata alle condizioni del manufatto, corrodendo anche lo strato in legno di conifera. Questo aspetto costituisce un’eccezione: infatti, le larve di questo capricorno vivono nel legno di latifoglia.
L’insetto adulto ha una lunghezza di circa due cm, con antenne lunghe quasi come il suo corpo; il maschio è un po’ più piccolo della femmina. E’ di colore bruno con il corpo ricoperto da una peluria grigiastra. Il rosume trattenuto dalle setole che lo rivestono gli conferisce un aspetto polveroso.
Bibliografia:
Chiappini E., Liotta G., Reguzzi M.C., Battisti A. – Insetti e Restauro: legno, carta, tessuti, pellame e altri materiali – Ed. Calderini, 2001